ALGHERO – Storia, mare, natura e curiosità
Il Bed & Breakfast Pintadera si trova a Santa Maria la Palma a pochi minuti di auto dalla magnifica Alghero ed è per questo nostro amore verso questa città che ve la descriviamo in questo articolo sperando che possa suscitare interesse, portandovi direttamente qui a visitarla.
Alghero in italiano, l’Alguer in catalano, s’Alighera in sardo, è una città di circa 45.000 abitanti, facente parte della provincia di Sassari.
È conosciuta anche come Barceloneta, la piccola Barcellona: la città ha infatti conservato l’uso del catalano, e il 22% dei suoi abitanti lo parla nella variante algherese.
La città è una delle porte di accesso all’Isola, grazie all’aeroporto che sorge nelle vicinanze di Fertilia. È il capoluogo della Riviera del Corallo, nome che deriva dal fatto che nelle acque della sua rada è presente la più grande quantità del prezioso corallo rosso della qualità più pregiata e che da secoli ha avuto una grande importanza, tanto che un ramo di corallo è inserito nello stemma della città.
Il nome e il suo dialetto
Alghero è la terza città universitaria della Sardegna, con la sede del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari.
Il nome della città ha derivazioni incerte, ma l’ipotesi più accreditata è che provenga da Aleguerium (alga), per la notevole quantità di Posidonia Oceanica che ogni anno si deposita sul suo litorale sabbioso.
In accordo con l’Unione europea, nonché con la Regione Autonoma della Sardegna, il Comune di Alghero ha deciso di adottare quale lingua ufficiale, insieme all’italiano, il dialetto algherese del catalano e come esempio nel nome delle strade cittadine si affianca spesso la dicitura catalana.
La sua storia
La città è una dei pochi centri in Italia ad aver conservato quasi intatte mura e torri che da sempre la cingono. Oggi i suoi bastioni, dedicati ai grandi navigatori, Colombo, Pigafetta, Magellano e Marco Polo, sono diventati una suggestiva passeggiata.
Alghero fu eretta fra il 1102 e il 1112 dalla famiglia Doria e le sue prime fortificazioni risalgono a pochi decenni dopo. A fine XIII secolo ci fu un ampliamento. Di ciò che è stato, quasi tutto è giunto sino a noi: le mura lato mare e otto torri cittadine cinquecentesche (più 11 lungo la costa).
La torre di Porta Terra era la Porta Rejal, ingresso della città arrivando da Sassari. La torre di san Giovanni era quella ‘di mezzo’, mentre quella di Sulis è nota per la cruenta battaglia notturna tra 5 e 6 maggio 1412.
Nel perimetro urbano rientrano anche le torri di san Giacomo, della Polveriera e di sant’Elmo, santo navigatore. Infine la Garitta Reale, avamposto di guardia all’estremità dei bastioni Marco Polo, e la torre della Maddalena con scolatoi sporgenti per lanciare sui nemici olio e acqua bollente, detta anche di Garibaldi, che approdò qui nel 1855.
A sud, lungo la panoramica per Bosa, troviamo altre due torri, mentre a nord, tra il parco di Porto Conte e Capo Caccia, ben sei e altre tre si trovano a Porto Ferro.
Il centro e il suo litorale
Ad Alghero merita una visita tutto il centro storico, di matrice architettonica spagnola. In gran parte ristrutturato nel corso degli ultimi vent’anni, è un autentico gioiello che rende ancor più gradevole la permanenza nella cittadina catalana. Il centro storico è animato sino a tarda notte, soprattutto nel periodo estivo, da importanti iniziative culturali, enogastronomiche e di spettacolo.
Alghero conta un panorama naturale molto vario, dalle spiagge con sabbia fine alle scogliere con sassi: è apprezzabile la vista dal mare, in quanto si riesce a cogliere la varietà della sua costa mista alla vegetazione, la tipica macchia mediterranea e la pineta che spesso fa da contorno; molto apprezzato per il suo panorama è il promontorio di Capo Caccia, con la sua ormai conosciuta falesia a forma di gigante addormentato che è divenuta una dei simboli di Alghero.
La zona di Capo Caccia con l’affaccio sull’ Isola Piana e del golfo di Porto Conte è sito di primario interesse naturalistico, in cui è stata costituita l’Area naturale marina protetta. La particolare conformazione geologica, rende la zona ricchissima di grotte ed anfratti, ancora in buona parte inesplorati.
Si trovano proprio qui le famose Grotte di Nettuno, accessibili sia dal mare sia da terra (tramite la famosa Escala del Cabirol, di 656 gradini), e che offre al suo interno un panorama di sale e piscine, stalattiti e stalagmiti.
Un’altra area protetta in cui è possibile fare del trekking è l’Arca di Noè, situata poco distante dalla frazione di Tramariglio: qui nidificano ancora sul ciglio delle scogliere il grifone e altri uccelli protetti come il falco pellegrino, il cormorano e il gabbiano corso.
Numerose anche le possibilità per gli amanti delle immersioni con svariati km di falesie calcaree a picco sul mare e innumerevoli grotte carsiche, ambienti tra i più spettacolari del Mediterraneo che offrono una grandissima varietà di fauna e flora marine. Sono visibili già a pochi metri di profondità colonie di corallo rosso e vari tipi di crostacei tra i quali l’aragosta, astici e cicale e poi murene, gronghi, ed esemplari di cernia bruna.
Il sito più famoso è la grotta di Nereo, considerata la più grande grotta marina d’Europa, con profondità che vanno dai -30 a -6 m circa.
Nei pressi della frazione di Fertilia, si trova poi lo stagno d’acqua salmastra del Calich, con le rovine del ponte romano, dove un tempo facevano la loro comparsa i fenicotteri rosa durante il periodo delle migrazioni.
Per chi ama addentarsi all’interno un punto di riferimento è il lago di Baratz, poco distante dal nostro B&B, (unico lago di acqua dolce naturale della Sardegna) con la pineta circostante, lago in cui durante la ritirata l’esercito tedesco immerse armi e munizioni.
Enogastronomia
La cucina algherese si basa soprattutto sul pesce e i crostacei, alcuni piatti tipici sono l’aragosta all’algherese, la coppazza e gli spaghetti ai ricci di mare, gli spaghetti alla bottarga, le monzette sotto sale cotte al forno e la paella algherese, che si accompagnano poi ai piatti e ai prodotti tipici della cucina sarda; e per finire alcuni dolci come la crema bruciata e il biancomangiare, meglio noto col nome catalano, menjar blanc. Tra le verdure ricordiamo il pomodoro corallino, il pomodoro camona, i carciofi e i cardi.
Il vino di questa zona, l’Alghero DOC, viene per la maggior parte prodotto dalla tenuta Sella & Mosca, di cui è possibile visitare le cantine e che ha un ecomuseo del vino al suo interno; importante anche la produzione di olio d’oliva, che proviene dagli oliveti del territorio algherese.
Trasporti e collegamenti
Parlando dei trasporti, nel quartiere della Pietraia è presente la stazione di Alghero, capolinea della ferrovia per Sassari. La linea è servita dai treni dell’ARST che collegano Alghero con Olmedo e Sassari e con varie fermate nelle campagne attraversate, tra cui quelle di Punta Moro e Mamuntanas.
Lo scalo marittimo di riferimento della città è il Porto di Porto Torres, distante poco più di 30 km dal centro.
Ad Alghero è anche presente un porto, ma di tipo turistico che e offre collegamenti via mare tra la città e le grotte di Nettuno o altre attività ed escursioni.
A circa 12 km dal centro, nei pressi della frazione di Fertilia, è presente l’Aeroporto di Alghero-Fertilia, che garantisce i collegamenti tra la città e diverse destinazioni nazionali ed internazionali e che negli ultimi ha contribuito allo sviluppo della città e, più in generale, di tutto il territorio del nord ovest della Sardegna.